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Canale di Suez e relativo impatto sulla logistica

È attualmente impossibile prevedere quando la situazione nel Mar Rosso si risolverà. DSV rimane in stretto contatto con i vettori al fine di gestire l'operatività nel miglior modo possibile e ridurre al minimo l'impatto sulle attività dei nostri clienti

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Vi informiamo sull'attuale situazione nel Mar Rosso che sta avendo un impatto significativo sulle scelte armatoriali e che hanno spinto le più importanti compagnie marittime a modificare le rotte di navigazione, decidendo di sospendere temporaneamente le rotte attraverso il Canale di Suez e reindirizzare le imbarcazioni attraverso il Capo di Buona Speranza.

È doveroso sottolineare che la tensione nell'area sta drammaticamente aumentando, e, ciò ha portato le compagnie marittime a prendere questa importante decisione per garantire la sicurezza del personale, delle merci a bordo e delle navi. Ad oggi, più di 60 navi hanno già intrapreso questa rotta alternativa.

Pochi giorni è arrivato il confortante annuncio degli USA che hanno confermato l’operazione "Prosperity Guardian", mettendo in mare una flotta marittima multinazionale composta al momento da 29 Nazioni – compresa l’Italia – fornendo navi militari unitamente al supporto aereo per il pattugliamento marittimo nelle acque di Mar Rosso. Ci aspettiamo pertanto che questa situazione possa risolversi al più presto anche se quanto accaduto sino ad oggi porterà invitabili ripercussioni internazionali che si protrarranno per tutto il Q1; questo effetto domino si estenderà producendo una probabile congestione delle spedizioni aeree, impattando anche sulle spedizioni in export dal Mediterraneo.

Inoltre, ieri delle compagnie hanno confermato che potrebbero non avere navi disponibili per alcuni dei loro servizi in partenza dal Far East per le settimane 1, 2, 3, 4 del 2024.

Certi che siate già ampiamente informati sul tema in oggetto, vi riportiamo a seguire alcuni scenari già in essere ed altri possibili segnalatici dalle compagnie marittime:

  • Allungamento del tempo di transito: il T/T si andrà ad allungare di circa 14 giorni rispetto alle rotte che prevedevano il passaggio attraverso il Canale di Suez.
  • Aumento dei costi del carburante: le compagnie si troveranno ad affrontare un extra costo di fuel per ogni tratta a causa del percorso più lungo.
  • Aumento delle assicurazioni: l'assicurazione delle navi e dei container aumenterà in maniera significativa.
  • Carenza di stiva ed equipment: il ritardo prodotto dalla rotta alternativa non permetterà prima del Capodanno cinese il ritorno in Cina delle prime navi coinvolte. Ciò dovrebbe generare una diminuzione di circa il 40% di stiva e genererà un importante mancanza di equipment sia per l’import che per l’export.
  • Possibile interruzione del viaggio nel Mediterraneo Occidentale: per ottimizzare il T/T le compagnie potrebbero decidere di terminare il viaggio delle navi oceaniche nei porti spagnoli e italiani, optando per l’uso di feeder per raggiungere il Mediterraneo Orientale (compreso il Mare Adriatico). Questa possibile scelta potrebbe generare congestioni nei suddetti porti, causando ulteriori gravi ritardi.

Tutto questo porterà inevitabilmente ad un aumento significativo dei noli marittimi, che in parte sta già avvenendo.

Vi aggiorneremo sulla situazione e forniremo ulteriori informazioni non appena vi saranno ulteriori comunicazioni dalle compagnie. Vi invitiamo a mantenere un contatto stretto con i nostri rappresentanti per gestire al meglio questa situazione in continua evoluzione.

Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti o domande.

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